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Non siamo un Paese per chi fa impresa
C’è uno spirito contrario all’impresa che aleggia da anni nell’opinione pubblica italiana. E nei Palazzi del potere. Sarà un po’ il mammismo statalista che contrassegna il buonismo italico, sarà il combinato disposto di quel catto-comunismo che ha governato a lungo il Paese e i luoghi della redistribuzione sociale e politica, ma resta il fatto che…
Perché il piano lavoro di Orlando non fa Gol
Già la legge di Bilancio per il 2021, lo scorso anno, aveva stanziato risorse per il “nuovo” programma “Garanzia di occupabilità dei lavoratori” (233 milioni) per tentare una riforma delle politiche attive del lavoro. Il decreto non è stato mai varato. E adesso? Ecco la proposta di Antonio Mastrapasqua L’8 settembre 2021 non sarà una…
Con la rivoluzione digitale patronati e Caf saranno inutili
“Mi spiace, ma siamo in smart working”. E’ una frase che spesso abbiamo sentito ripetere in questi mesi per giustificare qualche inadeguatezza del servizio in troppe Pubbliche Amministrazioni. Intendiamoci, di fronte all’emergenza sanitaria è stato inevitabile proteggere al meglio i lavoratori, sia nel pubblico, sia nel privato. Una richiesta di prestazione che si incaglia, una…
Giovannini abbatte il ponte sullo Stretto
Dall’Asvis al Mims. La “s” finale è una delle recenti caratteristiche di Enrico Giovannini. Avesse scoperto prima il “mood” imprescindibile della sostenibilità – la “s” citata indica proprio l’aggettivo “sostenibile”, sia nella Fondazione promossa da Unipol, sia nella recente ridenominazione del Ministero delle Infrastrutture – avremmo potuto trovare anche un Ocses (dove è stato capostatistico) e…
Se la Pubblica amministrazione diventa smart, che fine fanno gli intermediari?
L’orizzonte nel pubblico e nel privato è una nuova organizzazione del lavoro che faccia uso delle nuove tecnologie con una nuova cultura del lavoro. Che metta al centro i clienti, o gli utenti. La loro soddisfazione, innanzitutto. Ma l’Italia si divide in Guelfi e Ghibellini e il tema dello smart working sembra diventato fideistico. Il…
Draghi si è scordato di quando ci chiedeva tagli sulle pensioni
Le richieste dell’Ocse, oggi, sono percepite come meno “autorevoli” di quelle della Bce, dieci anni fa. Mario Draghi lo sa, non solo perché ha cambiato il ruolo, da mittente a destinatario della raccomandazione sulla riforma delle pensioni. Sa che può traccheggiare. Mentre ripartirà il tormentone sulle pensioni, il presidente del consiglio se ne terrà prudentemente…
Draghi decide solo se può bastonare Salvini
Se c’è ormai un “draghismo”, per i celebratori del premier, fa rima con “decisionismo”. Invece che sputare fuoco e fiamme, il draghismo si manifesta come “breve e cattivo”, come ha sintetizzato Giuliano Ferrara. Almeno quando l’obiettivo è Matteo Salvini. Colpevole di aver minacciato intemerate contro la ministra degli Interni, e responsabile di aver costruito una quinta colonna…
È tempo che Draghi spieghi la sua idea del nuovo fisco e non lo lasci ostaggio dei partiti
Le riforme da fare, per rispettare il Pnrr – con la sua dote promessa di 240 miliardi di euro – sono in tutto 63. Di cui 23 entro la fine di quest’anno. Un impegno da Sisifo, più che da SuperMario. Dire che l’agenda di Governo e Parlamento sia fitta è dire poco: quattro settimane abbondanti…